18 aprile 2007

[g]riot musica e rivolta cittadina

è uscito finalmente il nostro nuovo lavoro. Molti già s'interrogano sul significato del suo titolo. Ecco a voi qualche spiegazione riguardo la scelta di [g]riot ed il suo significato.

Da quando, il 28 dicembre del 1908,la città di Messina e' stata rasa al suolo da un terremoto, niente è riuscito a risollevare le sue sorti: gli interessi di pochi e l'ingenuità degli abitanti hanno lasciato troppo spesso che il disagio aumentasse. Il risultato è quello che si vede oggi ma di cui, purtroppo, nessun telegiornale parla. Tiresia soffre per questo ed il dolore alimenta la sua rabbia. Capisce che il malessere è diffuso e per questo decide di prendere il ruolo del griot, al servizio di quegli abitanti che vogliono far sapere al mondo cosa non va, raccontando storie e descrivendo colori, umori e persone. Purtroppo però la corruzione ed i mali della città sono anche fuori dai confini, oltre il mare. La rabbia è diventata tanta e la voglia di 'urlare' anche...




[g]riot è un gioco di parole tra griot e riot, parola inglese che significa "rivolta". Il primo termine è il nome di una figura sociale (dal portoghese "gritar", urlare) dell'Africa centrale non facilmente decifrabile dal mondo occidentale,ma vicina all'aedo e al cantastorie. Egli canta le gesta di ieri e di oggi del suo popolo, lodando cio' che ritiene positivo e condannando gli errori e le negatività senza peli sulla lingua. Il griot è sempre presente agli avvenimenti importanti dell'intera comunità, li memorizza e, li tramanda affinchè nulla possa esser dimenticato. Si potrebbe infatti dire che quando un griot muore è come se un'intera biblioteca andasse bruciata. Per fare cio' egli non usa solo il canto, ma anche la danza, la musica e la parola. Oggi lo definiremmo un "artista completo" che gode di grande libertà: egli infatti ha il diritto di rivolgersi a chiunque, di elogiarlo ma anche di insultarlo o di metterlo in ridicolo davanti all'intera comunita'. Affascinati dalla sua vita e dalla sua funzione sociale, i Tiresia si avvicinano alla figura del griot, e si mettono al servizio della loro città per cercare di smuovere quel silenzio e quell'ignoranza che la opprime. Il loro ritmo rabbioso e distorto vuole istigare alla rivolta culturale, a cui si riferisce il termine riot e che andrebbe messa in atto per cambiare la nostra attuale situazione, partendo proprio dal nostro ambiente, la nostra città, toccando ogni singolo individuo che lo ascolti.


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11 aprile 2007

Sempre vivi...e contante speranze!

Presto le date del mini-tour in Italia...ci vediamo!